Il mercato del Mobility Travel mostrava ancora delle lacune relativamente alla normativa ambientale; tuttavia, negli ultimi anni anche in questo ambito hanno fatto il loro impetuoso ingresso politiche sostenibili ed ecologiche verso le quali le stesse aziende stanno dimostrando sempre più sensibilità. Sicuramente il Decreto Attuativo firmato sia dal Ministro della Transizione Ecologica Cingolani che dal Ministro delle Infrastrutture Giovannini ha determinato un salto in avanti. Con questa legge, infatti, le aziende con oltre 100 dipendenti sono tenute ad elaborare strategie per incentivare il proprio personale a trovare soluzioni di mobilità alternative al mezzo privato. L’obiettivo della normativa è quello di decongestionare il traffico cittadino individuando una figura professionale apposita, il Mobility Manager, e stilando un documento chiamato PSCL da presentare al comune di competenza. Ma oltre all’impatto ecologico quotidiano prodotto dalle migliaia di dipendenti che ogni giorno si spostano per lavoro, anche il settore del Business Travel è coinvolto da questo scenario futuro.
Quanto sono pronte le aziende per i viaggi sostenibili?
Una ricerca di Alma Travel in collaborazione con Travel for business ha rivelato che su un campione di 350 persone il 75% sarebbe disposto a scegliere soluzioni di viaggio più sostenibili. Ma il passaggio fondamentale affinché ciò possa avvenire è comprendere quali siano i criteri di scelta dei fornitori. Nel medesimo studio è infatti emerso che la qualità del servizio o il suo prezzo siano ben più rilevanti nella scelta del fornitore rispetto al basso impatto ambientale, che comunque si colloca in quarta posizione dopo la sicurezza.
Ma le aziende sarebbero disposte a scegliere fornitori più attenti alla sostenibilità se questo volesse dire pagare di più? Ebbene, l’82% del campione si è dichiarato disponibile ma a fronte di garanzie verificate da parte del fornitore. Ecco perché la certificazione Esg, Environmental, social and governance, è la valutazione in ottica ecologica che le aziende dovrebbero tenere in considerazione nella selezione del fornitore. Ma oltre alla mancanza di una cultura della sostenibilità, per il 43% dei dipendenti il timore è ancora legato al prezzo e per il 30% all’assenza di incentivi. Dunque la palla dovrebbe passare alle aziende che potrebbero davvero diffondere una sensibilità green, prendendo innanzitutto una posizione netta a partire dalla propria travel policy. Eppure, oggi il 44% delle aziende non ha ancora una travel policy con parametri green. Nel caso in cui esista una politica d’acquisto che tenga conto della sostenibilità nel Business Travel, è limitata alla selezione delle strutture alberghiere (35,9%) e solo per il 9,2% riguarda la scelta dell’agenzia di viaggio.
Perché avere una Travel Policy sostenibile
Soprattutto quando parliamo del settore travel la sostenibilità è una necessità e non solamente una filosofia. Intatti i voli aerei sono responsabili del 2,4% delle emissioni di CO2; pertanto, le aziende devono essere consapevoli del proprio impatto sull’ambiente anche relativamente alle trasferte e non solamente agli spostamenti casa-lavoro.
Dunque implementare le linee guida per i viaggi corporate, stabilire quali viaggi siano davvero necessari e determinare i criteri di selezione dei fornitori sono i primi passi da fare per ogni azienda che desideri convertirsi ad un futuro sostenibile. Ma per rendere sostenibile il business travel ci sono diverse strategie, domande o scelte che possono essere stabilite come punti fermi.
Ad esempio, una scelta sostenibile è prediligere voli diretti evitando però voli a corto raggio: quelli che generano una maggiore quantità di CO2 oraria per ogni passeggero. Ma anche preferire strutture certificate che adottano misure per ridurre l’impatto ambientale o magari scegliere quei fornitori che compensano la CO2 prodotta. Ma da non sottovalutare è l’incentivazione dei dipendenti che vanno educati, coinvolti e motivati ad una cultura sostenibile. Realizzare un questionario che accompagni il personale in trasferta a fare scelte responsabili anche in loco.
Alma Travel è la prima agenzia in Italia certificata Esg
Noi di Alma Travel, attivi da decenni nel settore del Business Travel, siamo stata una delle prime travel management company certificate ISO 9001 ed ISO 14001, nonché la prima agenzia in Italia certificata Esg con rating A+. D’altronde, in qualità di agenzia di viaggio di molte aziende sostenibili, non potrebbe esserci tema a noi più caro! Quindi la sostenibilità ambientale è “la” missione e desideriamo coinvolgere le aziende che si rivolgono a noi per intraprendere un nuovo e più virtuoso percorso. La strategia più rilevante per ottenere una travel policy green è quella di definire obiettivi di emissione su base periodica. Ma per ottenere questo è irrinunciabile un sistema di raccolta dati basato su un calcolatore di CO2 per misurare le emissioni dei voli aerei, dei soggiorni in hotel o dei noleggi auto. Noi di Alma Travel sappiamo come venire in aiuto ai nostri clienti.
Come facciamo? Innanzitutto forniamo report con le emissioni di CO2 da compensare su base periodica. Con i dati alla mano selezioniamo i fornitori maggiormente in linea con le policy ambientali valutando ad esempio se usino energia proveniente da fonti rinnovabili o se forniscono veicoli ibridi o elettrici oppure se il fornitore stesso compensa la CO2 emessa da quel servizio fornendocene certificazione. Abbiamo inoltre digitalizzato tutto il processo di trasferta dalla richiesta, alla rendicontazione finale azzerando l’utilizzo di carta e diminuendo dell’80% il tempo per il controllo delle spese.